Aperto al pubblico il 7 dicembre 2016 e affiliato al FAI Fondo per l'Ambiente Italiano nel 2017, il Modern e l’annesso Museo della Pubblicità, del Packaging e del Commercio hanno sede in Piazza Risorgimento nei locali del sottotetto del Palazzo Jelardi (1859), in circa 500 mq.
Il Modern consta di otto sale adibite a biblioteca, emeroteca e archivio, nonché di una grande Sala della Musica dotata di un pianoforte a coda da concerto del 1893 e di circa 600 spartiti musicali d'epoca. Il patrimonio librario e archivistico, disponibile per la libera consultazione, è diviso in sezioni di arte e architettura, medicina, musica, agricoltura, letteratura, storia, religione, romanzi, turismo e meridionalistica.
Degni di nota sono la Biblioteca di Medicina con testi italiani e stranieri di varie epoche, gli archivi privati di del giornalista Max Vajro, del pilota e teorico automobilistico Ferdinando Meomartini e del sindaco di Benevento e presidente del Coni Pasquale Meomartini nonché - nell’emeroteca - le raccolte annuali di noti rotocalchi (Epoca, Il Borghese, Time, National Geografic, Venerdì di Repubblica, Ad) e la sezione dedicata alla selezione tematica di quotidiani di varie epoche riportanti notizie di celebri eventi di cronaca del Novecento (caduta del fascismo, nascita della Repubblica, sequestro Moro, morte di re e pontefici e di Giacomo Matteotti etc.). Tra gli arredi d’epoca si ammirano inoltre le attrezzature del primo cinematografo sammarchese e alcuni cimeli di storia del paese.
Il Museo della Pubblicità, del Packaging e del Commercio è il primo e unico museo italiano dedicato agli oggetti legati alla pubblicità, agli imballaggi e al commercio in genere, facenti parte della collezione del giornalista e scrittore Andrea Jelardi, fondatore e direttore dell’intera struttura.
Nelle cinque ampie sale sono esposti circa 700 esemplari tra articoli pubblicitari, insegne, confezioni, imballaggi, cataloghi e altro materiale promozionale di epoca compresa tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri. Vi si possono ammirare, tra l’altro, l’arredo originale e tutte le attrezzature dell’antica barberia dei fratelli Casimiro e Vittorio Cuomo (1924), alcuni allestimenti di un bar-tabaccheria, di un’officina meccanica, di un’edicola, di una taverna e di uno studio medico, manifesti di varie epoche, cartelli di propaganda del ventennio fascista, scatole di latta e confezioni di altri alimenti, flaconi di medicinali, prodotti cosmetici, contenitori in cartone di panettoni e altri prodotti dolciari, svariati gadget da réclame (radio, ventagli, orologi), bottiglie di vini e liquori, accessori di cancelleria, confezioni di tabacco, barattoli di caffè, posacenere, calendari, bicchieri, specchi pubblicitari, fatture commerciali di fine Ottocento e primi Novecento.
Una sala è interamente dedicata agli elettrodomestici, mentre tra gli oggetti esposti si distinguono una carrozzina per bambini (1930), un grande barattolo di latte in polvere americano (1945) e una Lambretta Innocenti (1969).
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Per info e prenotazione visite gratuite tel. 320 945 80 50
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