Descrizione
Museo degli orologi da torre
Il 17 novembre del 2000 nasce ufficialmente a San Marco dei Cavoti il Museo degli orologi da torre: bene culturale di grande prestigio non solo dell’intera comunità locale e provinciale ma anche nazionale ed europea.
Unico nel suo genere in Italia e in Europa, il museo custodisce 50 antiche macchine del tempo a partire dal 1500. Esse rappresentano la cultura, il passato, il progresso scientifico e l’evoluzione tecnologica.
Come mai proprio a San Marco dei Cavoti un museo di orologi da torre?
Il merito è del maestro orologiaio Salvatore Ricci, cittadino di San Marco dei Cavoti che, con innata e ostinata passione per i congegni meccanici in genere, ha dedicato tutta la vita a collezionare innumerevoli meccanismi di orologi da torre e a farli tornare a funzionare con lavoro paziente e continuo di pulitura e riparazione. Ha recuperato pezzi vecchi, di ogni epoca, grandi ruote dentate, orologi da torre scomposti e arrugginiti, ammassi di ferraglia, per molte persone oggetti senza alcun valore, ma per lui meravigliosi meccanismi del tempo, custodi di cultura e testimonianza di un suggestivo passato per il presente e per le generazioni future.
Il suo lavoro tenace è stato sempre sorretto dalla speranza di poterli esporre un giorno a testimonianza dei cambiamenti tecnici e scientifici verificatesi non solo nella misurazione, ma anche nella concezione sociale e culturale del tempo.
Si susseguono, per tutti gli anni 90, mostre ed esposizioni in varie località d’Italia e cresce sempre più in questi anni l’interesse e la considerazione dell’amministrazione comunale per le risorse del territorio.
Nel 1997 l’amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco, Francesco Cocca, autorizza una mostra permanente a San Marco dei Cavoti e l’anno dopo, con una nuova delibera del Consiglio Comunale, istituisce il Museo degli Orologi da Torre in una sala polivalente del Comune.
Il Maestro comincia a raccogliere i frutti della sua passione e vede avverarsi il suo sogno quando, qualche anno dopo, i suoi preziosi orologi vengono acquistati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, per promuovere iniziative museali allo scopo di diffondere la cultura scientifica.